Dagli archivi di Londra saltano fuori documenti inediti che testimoniano dell’operazione di spionaggio in atto da parte delle autorità inglesi nei confronti dei quattro Beatles. George, Paul, John e Ringo venivano monitorati molto da vicino come documentato da rapporti confidenziali strettamente riservati. Non solo il Ministero del Tesoro, tramite suoi funzionari, teneva d’occhio i loro introiti fino all’ultimo centesimo, ma poliziotti e dipendenti di ambasciate erano incaricati di sorvegliarne i movimenti, in patria e all’estero, ora per ora.
I quattro baronetti erano troppo acclamati, la loro celebrità totalmente fuori misura e altrettanto fuori controllo la loro esuberanza, meglio dunque sapere sempre cosa stavano facendo. Così tra il ’64 e il ’68 report classificati come “confidential” o “restricted” raccontano tutto delle loro abitudini e dei loro spostamenti. Continua a leggere