Morire per finta per non morire davvero

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In Corea del sud il numero dei suicidi è raddoppiato dal 2004 ad oggi a causa del boom economico. L’ecatombe preoccupa molto le autorità.  A proposito vi siete mai domandati perché nei paesi più poveri del mondo come l’Egitto, la Cina e il Perù, dove si lotta per la sopravvivenza, il numero dei suicidi sia in assoluto il più basso mentre gli indici più elevati si riscontrano nei paesi più ricchi come la Nuova Zelanda, il Canada e il Giappone? Siamo davvero sicuri che i soldi facciano la felicità? Continua a leggere

Radio Killed The Video Star

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L’intervista a Rosario Fiorello che definisce noiosa la televisione, capace com’è di partorire solo programmi fotocopia, sancisce, se ce ne fosse stato bisogno, la crisi evidente del piccolo schermo.

Parafrasando il titolo di un vecchio successo dei Buggles (Video Killed The  radio Star – 1979) potremmo dire che la radio uccide le star della Tv, o perlomeno le oscura alquanto.  Marco Presta e Antonello Dose, esilaranti e forbiti conduttori de Il Ruggito del Coniglio (dal lunedì al venerdì alle ore 8 su radio 2), Sandro Rinaldi, Enrico Stinchelli (tenore) e Michele Suozzo (critico musicale) conduttori de La Barcaccia, su Radio 3, memorabile programma di lirica, il più ascoltato del suo genere, sono testimonianza di un avvenuto sorpasso in fatto di qualità e di originalità.  Continua a leggere

I piedi puzzolenti dell’erede della Stone e il senso della misura

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A tutti coloro che avessero perso il sonno domandandosi perchè il giudice abbia deciso di affidare la custodia del piccolo di 8 anni al padre, sottraendolo alle cure materne di Sharon Stone, (ma conoscendo la vostra acutezza immagino già che abbiate dormito sonni beatissimi!) dirò che l’attrice sarebbe stata intenzionata a sottoporre il figlio Roan a delle iniezioni di botulino ai piedi. Sì, il Clostridium botulinum, più noto come Botox, proprio quello tanto familiare alle star che lo usano per ringiovanire lo sguardo e risollevare le sopracciglia, cosa che le fa sembrare perennemente sbigottite. La ragione? Pare che i piedi del piccolo fossero troppo puzzolenti e che mamma Sharon davvero non potesse tollerarlo! Le motivazioni esposte dal giudice Anne-Christine Massullo di Los Angeles riportano la notizia.

L’attrice a suo giudizio è un’isterica allarmista che dopo alcuni semplici dolori di schiena del figlio era persuasa che Roan soffrisse di gravissimi problemi alla colonna vertebrale.  Dal canto suo il papà, con molto più senso pratico, ha dimostrato al giudice di aver trovato una soluzione più semplice e indolore per ovviare al problema dei piedi puzzolenti del bambino: Continua a leggere

La famiglia Simpson

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Sono in moltissimi a domandarsi quale sia la chiave del successo dei Simpson. Potremmo provare a dare una risposta, molti intellettuali lo hanno già fatto, trovandosi spesso d’accordo nell’affermare che si tratta di un prodotto intelligente e raffinato. Senza la pretesa di un’analisi sociologica approfondita salta all’occhio come gli autori della serie si permettano di dissacrare e sbeffeggiare tutti i veri e falsi miti contemporanei fatta eccezione per uno: la famiglia, ciò in perfetta sintonia con la tradizione americana di cui sono figli. Continua a leggere

Kate Moss e i soliti eccessi

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La smunta Kate Moss non perde le sue cattive abitudini così, tanto per non smentire la sua fama di bella e dannata, al termine di in uno dei soliti party per i soliti vip (che a quanto pare non ne hanno mai abbastanza di feste e intrattenimenti, riproponendo decadenti rituali da oziosa corte settecentesca), è stata portata via in evidente stato di alterazione, forse dovuto a ubriachezza (ma non mi stupirei nel sapere che la trasgressiva top model fosse sotto gli effetti di un cocktail di sostanze). Continua a leggere

Quando gli oo7 spiavano i Fab Four

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Dagli archivi di Londra saltano fuori documenti inediti che testimoniano dell’operazione di spionaggio in atto da parte delle autorità inglesi nei confronti dei quattro Beatles.  George, Paul, John e Ringo venivano monitorati molto da vicino come documentato da rapporti confidenziali strettamente riservati.  Non solo il Ministero del Tesoro, tramite suoi funzionari, teneva d’occhio i loro introiti fino all’ultimo centesimo, ma poliziotti e dipendenti di ambasciate erano incaricati di sorvegliarne i movimenti, in patria e all’estero, ora per ora.

I quattro baronetti erano troppo acclamati, la loro celebrità totalmente fuori misura e altrettanto fuori controllo la loro esuberanza, meglio dunque sapere sempre cosa stavano facendo. Così tra il ’64 e il ’68 report classificati come “confidential” o “restricted” raccontano tutto delle loro abitudini e dei loro spostamenti. Continua a leggere

Il mondo piange la morte di Newman ultimo divo

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Incredibile clamore, e come poteva accadere diversamente, per la scomparsa di Paul Newman, la sua casa di Westport, nel Connecticut, è stata meta di visitatori giunti a rendere l’ultimo omaggio al grande attore.

I giornali e le televisioni di tutto il mondo hanno dato grande risalto alla notizia della morte dell’ottantatreenne Newman, che da tempo soffriva di cancro ai polmoni e che ha chiesto di poter trascorrere gli ultimi giorni di vita nella sua casa, circondato dagli affetti familiari. Continua a leggere

Com’è triste l’Isola dei Famosi

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In un palinsesto televisivo desolante può capitare, anche ai migliori, d’imbattersi il lunedì in prima serata ne L’Isola dei famosi. Partiamo dal titolo roboante: famoso è un parolone per almeno la metà dei partecipanti, taluni totalmente ignoti al grande pubblico. Personalmente non avevo mai sentito nominare Giuseppe Lago e Belen Rodrigues e faccio assai fatica a capire chi sia Michi Gioia e che lavoro faccia, a quale titolo cioè sia stata ingaggiata in qualità di “famosa”.

Le prime edizioni del programma rappresentavano una divertente novità e offrivano non poche ragioni d’interesse. I famosi o presunti tali, privati degli agi e dei comfort cui sono abituati, diventavano presto iracondi e accidiosi, davano in esilaranti escandescenze  deliziando il pubblico quando mostravano la parte bestiale di sé. Ex conduttrici e annunciatrici stagionate, senza trucco né orpello, finalmente spettinate e sciatte come perfidamente avevamo sempre sognato di vederle, presunti belloni palestrati che dopo poche settimane di dieta ristretta si sgonfiavano come palloncini, ex atleti smidollati che fuori del loro contesto perdevano ogni energia. Come dimenticare Adriano Pappalardo Continua a leggere

Il cocktail che non fa perdere punti alla patente

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Per giovani e ragazzi, si sa, una serata con gli amici analcolica non è una serata, così all’isola d’Elba esperti barman hanno gareggiato tra loro nella preparazione di cocktail a bassa gradazione alcolica, che consentano di bere senza essere penalizzati dall’etilometro, ma soprattutto senza mettere a repentaglio l’incolumità propria e di altri. La cronaca recente è fitta di drammatici incidenti stradali nei quali vittime incolpevoli vengono travolte da guidatori in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di micidiali miscugli di droga e alcol. Continua a leggere

Matteo Cambi confessa “la cocaina mi ha distrutto”

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Al Tg uno delle 20 di ieri, 22 settembre, Matteo Cambi ex imprenditore prodigio, creatore del marchio Guru, affida le sue confessioni di vittima della tossicodipendenza. Scarcerato il 21 settembre e accolto presso la comunità di recupero Betania di Marore, nei pressi di Parma, rivela nell’intervista al Tg che la sua rovina finanziaria deriva dall’abuso di cocaina. La droga, dice, lo ha portato al tracollo e lui desidera diventare monito ed emblema per i giovani per scoraggiarli al consumo della sostanza che a tutti gli effetti si conferma un morbo diffusissimo nel jet-set internazionale e non solo. Continua a leggere